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Zafferano


STORIA DELLO ZAFFERANO

Durante la storia, lo zafferano ha avuto gli usi più disparati: per profumare, tingere tessuti, dipingere, curare alcune malattie, colorare alimenti e insaporire vivande.

Pianta erbacea originaria dell'Asia Minore già menzionata in un papiro egiziano del 1550 a.C. Omero, Virgilio e Ovidio ne parlano spesso nelle loro opere. Ad esempio nel IX e XII sec. nel libro dell’Iliade si narra di come Isocrate facesse profumare i guanciali con zafferano prima di andare a dormire, e di come le donne troiane lo usassero per profumare i pavimenti dei templi.

Durante l’impero romano, aumentò la richiesta di zafferano. Il lusso dell’epoca diede al croco una notevolissima importanza, e con esso erano profumate le abitazioni e i bagni imperiali.

Con la caduta dell’Impero Romano la popolarità dallo zafferano venne meno, e la sua coltura sopravvisse in Oriente, nell’impero di Bisanzio, e nei paesi arabi.

Attorno all'anno Mille furono gli Arabi che ne reintrodussero in Europa la coltivazione attraverso la Spagna.

Fino al Medioevo le pianta aveva il nome di croco, poi gli Arabi lo cambiarono in za'faran (termine derivato dal persiano Sahafran) in riferimento al colore giallo assunto dagli stimmi dopo la cottura.

In Italia la coltivazione dello zafferano è documentata dal XIII sec. (Toscana, Umbria, Abruzzo, Sardegna).

Nella cucina medioevale e rinascimentale lo zafferano veniva impiegato oltre che per l’aroma delicato anche per la colorazione simile all’oro, quale antidoto contro tutti i mali. Possedere zafferano era simbolo di ricchezza da offrire in dote ai futuri sposi (per ottenere un chilo di stimmi necessitano duecentomila fiori).


ZAFFERANO 714

Setteunoquattro è una piccola azienda a conduzione familiare, che coltivano con rinnovata passione uno zafferano di alta qualità in un piccolo terreno in prossimità dei Monti Sicani, in Sicilia, a 700 metri sul livello del mare.Non utilizzino alcun prodotto chimico e il nostro zafferano in stimmi è il risultato di numerosi processi tutti rigorosamente eseguiti a mano. Lavorano la terra rispettando il ciclo di vita naturale dove l’ecosistema agricolo è un modello equilibrato per lo sviluppo della pianta. Non utilizzano pesticidi chimici, fertilizzanti sintetici o diserbanti ne alcuna sostanza nociva per l’uomo e per l’ambiente.




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1 comentario


zafferano714
10 may 2020

Grazie mille per aver parlato di noi.

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